“Winterreise”, che può tradursi con ‘viaggio d’inverno’, si ispira al famoso ciclo di lieder di Franz Schubert “Winterreise”, non assorbendone però prevedibilmente la parte musicale bensì quella concettuale. L’idea che si fa strada in tutto il progetto, infatti, è quella del viaggiatore in senso romantico (il viaggio dell’eroe, il prototipo del Wanderer), alla ricerca di nuovi luoghi ed emozioni ed infine alla scoperta di se stesso. In questo lavoro tutte le nuove consapevolezze raggiunte prendono forma in brani scanditi da un circolare ¾, motore quasi onnipresente, che ci riporta all’idea del movimento come elemento caratterizzante di questo viaggio ma anche di quelli futuri: lo scopo di un viaggiatore non è arrivare ma continuare a viaggiare. Ecco allora il lirismo del brano “Winterreise” e il tema incantato di “Paul’s Pix” che, contrapposti all’esplosione di ‘Condensed Mind’, esaltano il suono davvero personale del trio e svelano poco a poco, quasi come una sorta di matrioska musicale, tutte le sue preziosità.